Cosa si Propone

L’obiettivo più ampio è quello di offrire un pieno sostegno alle famiglie mono genitoriali, a tutela del genitore solo che ha in carico i figli e, soprattutto, nel supremo interesse della protezione del minore. Un intervento di emergenza  nonché di accompagnamento, sostegno sociale e psicologico alla genitorialità e alla cura dei più piccoli.

La legge 140 del 1983 sancisce il diritto dei minori di crescere ed essere educati nell’ambito della propria famiglia. Essa costituisce il corollario dell’art. 30 e dell’art 36 della Costituzione, che stabiliscono rispettivamente il diritto e il dovere dei genitori di provvedere al mantenimento, educazione e istruzione dei propri figli e il sostegno dello Stato alla famiglia.

Queste le basi sulle quali, anche in Italia, come in tutti i paesi del mondo sensibili ai problemi dell’infanzia, negli ultimi venti anni sono nati diversi servizi per la valutazione e il sostegno della genitorialità.

L’intento è quello di creare “un luogo” capace di garantire tre fondamentali diritti del bambino: diritto ad essere educato nell’ambito della propria famiglia; il diritto a mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascun genitore, anche in caso di separazione e divorzio della coppia coniugata o di interruzione della convivenza della copia di fatto; il diritto ad una famiglia sostitutiva nel caso di genitori temporaneamente o definitivamente incapaci di esercitare i doveri e i diritti connessi alla potestà.

La Cooperativa Sociale Solidalia, ha come scopo quello di farsi carico delle problematiche psico-sociali delle ospiti e dei loro bambini, proponendosi di offrire alle mamme un supporto finalizzato al cambiamento, al recupero delle capacità genitoriali e al reinserimento socio-lavorativo.

Si pone come uno spazio di pensiero sull’azione educativa e un laboratorio di progettazione di risposte e strategie di intervento educativo, sia per l’adulto che per il minore con  il proposito di recuperare un rapporto spesso compromesso da difficili esperienze di violenza, di precarietà di spostamenti d’abitazione e di paesi, con l’obiettivo finale di rendere autonomo il nucleo madre – figlio.